Doha: gioia Sibilio, Bruni seconda, Tortu 20.41

16 Maggio 2025

Terza tappa della Diamond League in Qatar con il primo successo nel massimo circuito mondiale per l'azzurro dei 400hs (49.32). L'astista 4,63, lo sprinter è quinto nei 200 come Simonelli nei 110hs

Bel pomeriggio per l’atletica italiana a Doha, in Qatar, nella terza tappa della Wanda Diamond League. Nei 400 ostacoli trionfa Alessandro Sibilio, alla prima vittoria in carriera nel massimo circuito mondiale, con il crono di 49.32 e il consueto finale in rimonta. Secondo posto nell’asta per Roberta Bruni con la misura di 4,63 alla prima prova, poi tre errori al possibile record italiano di 4,75, la misura della vittoria per la britannica Molly Caudery. Nei 200 metri esordio incoraggiante per Filippo Tortu, quinto al traguardo in 20.41 (+0.7 il vento), con il botswano oro olimpico Letsile Tebogo a segno in 20.10. Quinto anche Lorenzo Simonelli nella prima dell’anno nei 110 ostacoli: 13.44 (+1.1) a tre decimi dal vincitore giamaicano Rasheed Broadbell. Sesta piazza nell’alto per Matteo Sioli e Marco Fassinotti entrambi con 2,15 e tre errori a 2,20.

COLPO GROSSO SIBILIO - Vincere aiuta a vincere. Dà fiducia, ottimismo. Ecco perché, al di là delle assenze in Qatar dei super big degli ostacoli, è prezioso il successo di Alessandro Sibilio (Fiamme Gialle), il suo primo sigillo di sempre in Diamond League. Più cauto nella prima metà di gara, scatenato nel rettilineo finale, la specialità della casa: l’argento d’Europa incassa un 49.32 al termine di una brillante rimonta sulle ultime due barriere, ai danni del turco Ismail Nezir (49.40) spregiudicato nella parte centrale, e dello sloveno Matic Gucek, 49.49, terzo. “Un vento terribile purtroppo, ho dovuto scegliere una ritmica completamente diversa, ma le condizioni lo obbligavano - spiega Sibilio da Doha - 13 passi fino al quinto, poi 15 fino in fondo. Ma sto bene e alla fine avevo veramente tante energie rispetto agli altri, che in Cina avevano corso decisamente più veloce”. È la conferma della buona condizione di forma, già evidenziata dal 45.82 sui 400 piani dello stadio Maradona: next stop Savona, mercoledì prossimo, di nuovo negli ostacoli. 

SORRISO BRUNI - Comincia bene la stagione all’aperto di Roberta Bruni (Carabinieri) nell’asta: la primatista italiana centra un prestigioso secondo posto con 4,63, superato alla prima prova, dopo aver oltrepassato senza errori 4,33 e 4,48. L’unica a salire più in alto è la britannica Molly Caudery (4,75), una quota che l’astista azzurra prova per tre volte senza successo (sarebbe stato record italiano). Saltano 4,63 anche la campionessa del mondo Katie Moon (Usa), seconda a pari merito con Bruni, e le altre statunitensi Emily Grove e Sandi Morris (quarte). Domenica 25 maggio sarà di nuovo in Diamond League a Rabat. “Un vento assurdo… ma gestione della gara perfetta, con tutte le misure fatte alla prima prova - racconta Bruni - Nei tentativi a 4,75 ho cambiato asta, ero molto fiduciosa di farlo perché il 63 era veramente bello. Ma con quel vento siamo andate tutte in difficoltà e la gara è finita lì. È maggio, sono in carico, però ho già ripreso il trend di questo inverno e speriamo di salire ancora a Rabat”.

TORTU C’È - È più che discreta la prova di Filippo Tortu (Fiamme Gialle) a meno di una settimana dalla qualificazione mondiale con la staffetta 4x100 alle World Relays. Clienti subito scomodi (l’oro olimpico Tebogo su tutti) ma l’argento europeo di Roma non demerita: 20.41 (+0.7 il vento), quinta piazza, nella gara conquistata ma non dominata dal botswano, al traguardo in 20.10 di un soffio sullo statunitense Courtney Lindsey (20.11), più staccato il liberiano Joseph Fahnbulleh (20.26), quarto il canadese Aaron Brown (20.35). “Sono molto contento, uno dei miei migliori esordi - commenta Tortu dal Qatar - Analizzando la gara ho corso molto bene la seconda parte, avevo nelle gambe le due prove con la staffetta in Cina, i viaggi, il fuso orario. E c’era anche tanto vento. Sensazioni molto buone e adesso non vedo l’ora di fare un 100 metri”.

SIMONELLI PER COMINCIARE - Senza particolari sbavature la prova di Lorenzo Simonelli (Esercito) che ‘apre’ nei 110 ostacoli con 13.44 (+1.1) in una stagione che avrà il suo clou molto in avanti, alla metà di settembre, con i Mondiali di Tokyo. Le migliori impressioni arrivano dal giamaicano Rasheed Broadbell (13.14) che distanzia lo statunitense Jamal Britt (13.25) e lo spagnolo Enrique Llopis (13.27). Non c’è gloria al debutto in Diamond League per il bronzo europeo indoor dell’alto Matteo Sioli (Euroatletica 2002) e nemmeno Marco Fassinotti (Aeronautica) entrambi out con tre errori a 2,20 dopo aver superato 2,15 alla prima. La gara, in parte condizionata dal vento, complessivamente non decolla: a 2,26 soltanto lo statunitense Shelby McEwen, 2,23 per il neozelandese oro olimpico Hamish Kerr e  giapponese Ryoichi Akamatsu.

WORLD LEAD... CHE GIAVELLOTTO - Stagione appena iniziata, cadono diverse migliori prestazioni mondiali dell’anno. “La” gara del meeting è il giavellotto, con due uomini oltre i novanta metri: attacca l’indiano Neeraj Chopra (90,23), risponde il tedesco Julian Weber (91,06) all’ultimo lancio di un duello sensazionale. Nei 100 sfreccia in 10.92 la giamaicana Tia Clayton sfruttando tutto il vento a disposizione (+2.0), negli 800 il botswano Tshepiso Masalela ferma il cronometro a 1:43.11, nei 3000 siepi la world lead è per la keniana Faith Cherotich (9:05.08).

LE ALTRE GARE - Non esagera Salwa Eid Naser (Bahrein), a bersaglio nei 400 con 49.83. Gara decisamente tattica nei 5000, infiammata dallo spunto nell’ultima curva del keniano Reynold Cheruiyot (13:16.40). Kenya anche nei 1500 femminili: Nelly Chepchirchir cambia marcia nell’ultimo giro e chiude in 4:05.00. Ventoso ma vincente il 14,72 nel triplo della giamaicana Shanieka Ricketts (+3.2). Il disco più ‘lontano’ è quello dell’australiano Matthew Denny (68,97). 

naz.orl.

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