FIDAL Trentino: gli atleti dell'anno

24 Marzo 2017

Premiati i protagonisti della scorsa stagione a Trento, nel tradizionale appuntamento con la festa del Comitato

Nel contesto della sala Don Guetti a Trento, messa a disposizione da Cassa Centrale Banca, si è svolta la tradizionale Festa dell’Atletica Trentina che ha consentito di passare in rassegna i tanti momenti memorabili di un 2016 davvero da record, anzi, da record olimpico considerata la triplice presenza trentina alle Olimpiadi di Rio de Janeiro con Silvano Chesani, Giordano Benedetti e Yuri Floriani. Una situazione mai avvenuta in precedenza se si considera che fino all’anno scorso, nella storia, solo quattro rappresentanti dell’atletica trentina avevano avuto la fortuna di vivere l’esperienza olimpica.

Tre alle Olimpiadi, cinque agli Europei di Amsterdam (gli stessi Benedetti e Floriani con Irene Baldessari, Norbert Bonvecchio e Yeman Crippa), dieci nuovi debutti in azzurro in un 2016 che ha saputo regalare grandi soddisfazioni all’atletica trentina su ogni fronte, dalla corsa campestre alla corsa in montagna, dalle categorie giovanili agli evergreen master, sia in pista che in fase organizzativa, con il ritorno dei Campionati Europei di Corsa in Montagna, proposti con grande rilievo mediatico in apertura di luglio ad Arco in occasione della Castle Mountain Running. Alla presenza dell’assessore provinciale allo sport, cultura, cooperazione e protezione civile Tiziano Mellarini, della presidente del Coni Trentino, Paola Mora, e dell’assessore allo sport del Comune di Trento, Tiziano Uez, è stato possibile ripercorrere mesi di eccezionale ricchezza sportiva e umana, nella speranza che il futuro possa rivelarsi ancora più roseo.

Oltre 30 titoli italiani, quattro record trentini assoluti sono solo alcuni degli elementi che rendono storica l’annata appena trascorsa, tutti risultati riportati nell’elenco dei premiati così come nell’agile brochure e più esaurientemente nell’annuario “2016 - Un Anno di Atletica”, presentati proprio in occasione della Festa dell’Atletica.

A cascata si sono succedute tante premiazioni, con i vincitori del Gp Giovanile e del Gp di Cross, con i tanti risultati maturati tra i master fino alle medaglie tricolori giovanili e assolute e ai molteplici record trentini colti negli scorsi mesi, a conferma di un movimento in grande salute su ogni fronte. Preziosi i successi nel Progetto Trentino Azzurro della saltatrice Sara Modena nella categoria under 20 e della mezzofondista Nadia Battocletti tra le under 18; proprio la talentuosa figlia d’arte non ha potuto presenziare alla cerimonia per il concomitante impegno con i Mondiali di corsa campestre in corso di svolgimento a Kampala, in Uganda.

La quinta edizione del Premio “Edo Benedetti” è stata invece assegnata a Noa Ndimurwanko, atleta del Gs Valsugana Trentino per aver saputo conciliare con grande profitto eccellenti risultati in pedana e la prosecuzione del corso di studi universitari. La parte conclusiva del 2016 ha segnato il passaggio dalla presidenza di Giorgio Malfer, in carica per tre mandati consecutivi a partire dall’autunno 2004, al nuovo corso con Fulvio Viesi in cabina di regia nel Comitato FIDAL Trentino. Il nuovo consiglio direttivo conta di quattro elementi: la vice presidente vicaria Daniela Lutterotti, il vicepresidente di sede Mattia Gasperini e i consiglieri Doris Tomasini e Martino Rauzi. Nel segno della continuità gli incarichi di fiduciario tecnico a Massimo Pegoretti e al fiduciario del Gruppo Giudici Gare a Maria Donadi. Il gran finale, come tradizione vuole, è stato dedicato alla nomina degli atleti dell’anno, elencati di seguito.

Cadetti: Alessia Gentilini (Atletica Tione) e Aldo Andrei (Gs Valsugana Trentino)
Allievi: Linda Palumbo (Atletica Clarina) e Lorenzo Ianes (Atletica Trento)
Juniores: Sara Modena (Atletica Alto Garda e Ledro) e Luca Rensi (Atletica Valli di Non e Sole)
Assoluti: Isabel Mattuzzi (Us Quercia Trentingrana) e Alessio Gorla (Lagarina Crus Team)

Luca Perenzoni (FIDAL Trentino)

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File allegati:
- Elenco dei premiati
- Il sito FIDAL Trentino

Noa Ndimurwanko premiata da Fulvio Viesi (foto Facchini)


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